Ognuno di noi vive in un ambiente multisensoriale complesso, che invia al cervello una moltitudine di informazioni attraverso gli organi di senso. Ad esempio guidando lungo una strada si ha a che fare simultaneamente con informazioni visive (oggetti, persone, animali, edifici, etc.), acustiche (suoni, voci, rumori, etc.) e labirintiche-vestibolari (accelerazioni lineari e angolari, inclinazione del capo e del corpo).
Per evitare una situazione di “sovraccarico” al cervello si rende necessario che solo una parte delle informazioni in ingresso vengano elaborate approfonditamente e che il cervello impari a quali affidarsi e quali siano solo distraenti o persino potenzialmente pericolose.
Elemento cardine per il controllo ambientale è la funzione di fissazione visiva che consente di selezionare l’obiettivo principale di interesse e di definire il miglior programma motorio per effettuare i movimenti necessari ad ogni istante. Gli studi effettuati su sportivi professionisti di alta performance (sciatori, piloti, ginnasti, giocatori di basket e volley) documentano che gli stessi hanno abilità in tal senso nettamente superiori alla norma.
Particolarmente importanti sono i cosiddetti movimenti oculari saccadici, rapidi, atti a favorire l’attenzione su un oggetto comparso improvvisamente nel campo visivo o di cui abbiamo immaginato la possibile presenza.
I movimenti saccadici sono allenabili e migliorabili, sia per quanto riguarda la loro velocità sia per la loro precisione, anche in presenza di stimoli visivi distraenti.
Abbiamo pubblicato i risultati di una nostra ricerca su una prestigiosa rivista medico-scientifica internazionale. Lo studio è stato effettuato in collaborazione con la Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato e l’ Autodromo di Modena:
Autori: Giorgio Guidetti, Riccardo Guidetti & Roberto Antonio Sgalla
Titolo: The saccadic training for driving safety
Rivista: Hearing, Balance and Communication (2019)
ISSN: 2169-5717 (Print) 2169-5725 (Online) Journal homepage: